Era il lontanissimo 19 Dicembre 2008, quando GiglioNews lanciò dal suo portale l’iniziativa “Adotta una mattonellina” promossa dal Circolo Culturale Gigliese, dalla Pro Loco di Isola del Giglio, dall’Associazione Amici del Giglio e dal Comitato San Lorenzo.
Il 22 giugno 2009, la redazione di GiglioNews annuncia “Mattonelline finite, traguardo raggiunto” la cifra per coprire le spese del nuovo rivestimento dei due fari del porto del Giglio era stata raggiunta.
Il 15 marzo 2010 è sempre GiglioNews che relaziona sull'iniziativa con i nomi dei sottoscrittori, persone residenti e turisti amanti dell'Isola, e con la notizia che le mattonelline erano state comprate ma il loro posizionamento era strettamente legato al procedere dei lavori sul Molo di Levante (molo rosso)”.
Il 31 luglio 2011 la redazione di Giglionews pubblica: ”Oggi finalmente c’è l’ufficialità: con il via libera della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Siena, i lavori per l’installazione delle mattonelline sono stati inseriti nel progetto che nel prossimo ottobre prevede la pavimentazione in granito del Molo di Levante”.
I lavori del molo rosso, come ben sappiamo, si sono conclusi da diversi anni.
C’è stato il tempo di concludere anche quelli del molo verde!
Ma del lavoro di rivestimento dei fari nemmeno l'ombra.
Le mattonelline sono rimaste depositate, per oltre 10 anni, chissà dove. Oggi sappiamo dove sono. Purtroppo in un luogo alla mercé di tutti!
Nessuno degli Amministratori Comunali, susseguitisi in questi ultimi 10 anni, se ne è mai curato o si è preso la briga di spiegare le ragioni che non hanno consentito la realizzazione del lavoro.
Tutta la procedura è stata portata avanti da volontari. All’Amministrazione spettava solo l’ultimo passo relativo alla loro installazione, ma anche in questo caso si è dimostrata inconcludente, poco attenta o addirittura disinteressata.
Un'altra prova di perfetto immobilismo e di incapacità amministrativa!
Facciamo appello all'opinione pubblica per manifestare, tutti insieme, un vero dissenso verso questo modo di operare del Sindaco e delle sue compagini.
Denunciamo la mancanza di rispetto nei confronti dei promotori, di chi lanciò e pubblicizzò l’iniziativa, di tutte quelle persone che seguirono il difficoltoso iter burocratico volto ad ottenere i necessari permessi e di chi contribuì finanziariamente con il solo intento di restituire al Giglio parte della sua storia.
Nonostante l’amarezza, restiamo sempre fiduciosi di un pronto riscontro, felici di essere smentiti quando rivedremo i due fari come quando eravamo piccini.