di Laura Ronchi
Sono più di trenta anni che vengo al Giglio e lo adoro. Adoro la sua gente, il suo mare la sua natura.
Quest’anno, in emergenza COVID pensavo che i controlli da parte delle autorità preposte per far rispettare l’ordinanza del Sindaco fossero a dir poco, severi.
Invece no, ogni mattina vedo sbarcare svariate centinaia di giornalieri dai barconi e dai traghetti. Il mercoledì sono migliaia.
Queste persone, andando oltre ogni considerazione dei comitati scientifici, dell’OMS, dell’ordinanza del sindaco, sembrano aver maturato la certezza che non ci sono più rischi per la pandemia.
Quasi tutti sono in giro senza mascherina, o la portano al collo. Adottano comportamenti pericolosi per la propria salute e per quella altrui. E non hanno alcun rispetto nei confronti dei più deboli e anche verso i tanti lavoratori che indossano la mascherina per ore ore e per tutte le persone che vivono sull’isola e la portano sempre.
Le forze dell’ordine, i vigli urbani, la prefettura hanno l’obbligo di vigliare e fare rispettare decreti e ordinanze che sono tutt’ora in vigore.
Forse sarebbe bene istituire una sorta di numero chiuso per gli sbarchi. Capisco che è anche una questione economica ma siamo in una situazione straordinaria e non ordinaria.
Altrimenti ritengo che la situazione sanitaria dell’isola sia in serio pericolo. Io sono molto preoccupata e credo lo siano in molti. E in molti non vogliamo vedere vanificati tutti gli sforzi fatti, con sacrifici, durante e dopo il lockdown.
Queste mie righe sono rivolte a chi di dovere.
Grazie.
Laura Ronchi