Poche parole per esprimere il cordoglio di un’intera comunità colpita improvvisamente dalla perdita di un vero galantuomo nell’epoca in cui spesso perdiamo di vista valori importanti. Il suo segreto non era contenuto solo nelle sue mani esperte, capaci di trasformare i saperi di una vita passata tra i fornelli in sapori di una cucina di eccellenza conosciuta in tutto il mondo, ma anche in quella forbita cortesia, condita da un immancabile humor nostrano
, che lo rendeva un personaggio unico, d’altri tempi. Un galantuomo, appunto, per i garbati modi con cui sapeva rapportarsi con gli altri sapendo di rendere più piacevole lo stare a tavola.
Dopo Maria, scomparsa recentemente, la perdita di un altro amico, di un altro grande professionista. La notizia ha colpito l’intera comunità gigliese e non solo. Santi era conosciuto al di fuori dei confini dell’isola e portava alta la bandiera di una ristorazione di alto livello di cui oggi perdiamo una delle sue massime espressioni.
Era nato in quel di Monte Argentario ma sicuramente era più gigliese lui di ogni altro perché l’appartenenza, lasciatemelo dire, la si deve dimostrare dentro e non solo in apparenza. Aveva portato il suo cuore sull’isola e l’isola lo aveva accolto a braccia aperte, contraccambiata da un amore che è andato ben oltre la semplice appartenenza.
Ecco, questo era Santi, un personaggio unico, un uomo intelligente, un professionista eccellente, un amico sincero. A me mancherà moltissimo. Mancherà a tutti i giglesi.
Alla sua famiglia ed ai suoi cari va la nostra vicinanza, il nostro affetto e le sentite condoglianze di un’intera comunità alla quale chiedo di rivolgere una preghiera per lui.
Isola del Giglio, 8 agosto 2020