disabile2Saccardi: “Anche le persone con disabilità hanno il diritto a una vita indipendente al pari degli altri”

Sono in tutto 7 milioni e 982 mila euro le risorse che la Regione destina alle Zone distretto e alle Società della Salute nell’ambito del Piano triennale per la Non Autosufficienza 2019-2021 per i progetti di vita indipendente.

Risorse che salgono a 9.977.500 euro totali, dal momento che ogni ambito è vincolato a co-finanziare, tramite risorse proprie, i progetti per una quota minima nel triennio, pari almeno al 20% delle risorse complessive.

Le linee di indirizzo regionali per la presentazione dei progetti di vita indipendente sono state approvate di recente dalla Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. I progetti saranno finanziati con risorse ministeriali grazie al Fondo nazionale per le non autosufficienze 2019-2021, le cui principali direttrici di lavoro sono state tracciate all’interno del Piano regionale per la Non Autosufficienza 2019-2021, approvato dalla Giunta lo scorso mese di maggio, con l’obiettivo di realizzare percorsi di autonomia nelle diverse fasi e nei diversi contesti della vita delle persone con disabilità, con particolare attenzione ai giovani. Questo uno degli aspetti principali, che fa sì che l’intervento si collochi all’interno dei progetti di Giovanisì, iniziativa della Regione Toscana per l’auonomia dei giovani.

Queste linee di indirizzo sono finalizzate a regolamentare, su tutto il territorio regionale, la gestione dei progetti presentati dalle persone diversamente abili, capaci di esprimere direttamente, o attraverso un amministratore di sostegno, la propria volontà.

"Con questo intervento abbiamo inteso attivare su tutto il territorio toscano, progetti integrati, personalizzati e finalizzati alle necessità individuali, che consentano alle persone con disabilità, a partire da quelle più giovani, di condurre una vita autonoma al pari degli altri cittadini - spiega Saccardi -. E’ per questo motivo che abbiamo attivato, come in passato, misure di sostegno che favoriscano la crescita e il miglioramento della loro autonomia sia nel lavoro che nei percorsi di formazione".

I quasi 8 milioni di euro per il triennio, sono ripartiti equamente alle Zone distretto e alle Società della Salute, che sono tenute a pubblicare apposito bando o avviso pubblico, il 15 settembre di ogni anno. I beneficiari del finanziamento, relativo alla precedente annualità, possono presentare richiesta di rinnovo, la cui valutazione confluisce nella nuova graduatoria annuale.

La delibera definisce, dunque, le finalità dell’intervento, i requisiti essenziali per l’accesso al contributo, le risorse disponibili e il co-finanziamento previsto, gli obiettivi progettuali, i criteri per la formazione della graduatoria e quelli di priorità, la durata dei progetti, la tipologia di interventi finanziabili e le spese ammissibili.

   

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