Grosseto, 6 agosto. “Il mondo prima del 24 febbraio non tornerà più: il sistema energetico di prima, sbilanciato sull’importazione, va archiviato. Ben capendo la portata epocale dei cambiamenti, sto lavorando per un nuovo mix energetico, con tutte le fonti disponibili, come le rinnovabili, sbloccate con i provvedimenti del governo, ai quali ho contribuito.
Seguo da diversi mesi la possibilità di sviluppare meglio in Italia la buona pratica delle comunità energetiche. Essa può essere il punto d’incontro tra la transizione energetica e le esigenze delle imprese; quindi, tra il lavoro e l’ambiente – due diritti che non devono mai essere in conflitto. Senza le imprese non ci sarà transizione. Per applicare questa proposta ci sono però dei punti da risolvere. Fino ad oggi, infatti, questo modello è stato più pensato per consumatori non energivori, non aziende che abbiano necessità ingenti e continuative di energia. In questi mesi, ho condotto molti incontri sul territorio, con i rappresentanti delle imprese di Prato, Lucca e della Provincia di Firenze, ho fatto approfondimenti con il Ministero e ho un dialogo costante con esperti del settore come Confindustria Energia. È emerso che, con gli attuali limiti, è molto difficile adottarle. Ho proposto, però, di sviluppare un caso pilota applicato alle imprese nella mia città di Prato, considerando l’alta concentrazione e anche l’importanza dell’impresa nel tessuto sociale e urbano. La disponibilità da parte delle imprese c’è e questo ci dimostra che le imprese hanno ben chiaro dove bisogna andare ma i punti da risolvere sono questi: rimozione degli ostacoli normativi e tecnici ovvero l’ampliamento dei limiti dei 200 kilowatt e della cabina secondaria; l’incentivazione anche e soprattutto qualora si fornisca energia a tutta la comunità; insieme a questo taglio alla burocrazia e prolungamento negli incentivi all’efficientamento energetico a favore delle imprese – la mia proposta, infatti, è l’estensione del bonus ai fabbricati. La mia visione è una transizione ecologica ed energetica incentrata sull’azienda, che è il vero motore di innovazione della società e che è il cuore del modello di sviluppo italiano; per dare concretezza a questa idea bisogna risolvere i punti di cui sopra: rimozione ostacoli, taglio alla burocrazia, sostegno all’efficientamento. Il mio impegno è massimo e sono al lavoro dentro il Parlamento ma anche dentro la coalizione”.
Lo ha dichiarato la parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti (VIII Commissione), intervenendo a Festambiente a Grosseto ieri sera.