scritto da Argentino Stefanini
Ieri sera intorno alle 22:00 una tempesta atlantica di notevole intensità si è abbattuta nella località di Giglio Castello dell’Isola del Giglio.
Temporale di notevole intensità di vento e di acqua che ha subito impressionato la cittadinanza non abituata a siffatta potenza. Il perdurare della tormenta ha interessato maggiormente la Rocca Pisana, che vorrei ricordare è da tanti anni sprovvista della copertura (tetto) per lavori in corso.
La notevole quantità dell’acqua caduta in poco tempo all’interno della struttura ha generato un pericoloso bacino artificiale; improvvisamente il muro perimetrale lato sud ovest della Rocca, già da tempo imbevuto da anni di piogge, ha ceduto riversando l’enorme quantità del liquido presente verso le abitazioni sottostanti generando crolli e numerosi feriti.
Quanto da me descritto per fortuna è solo una pura invenzione letteraria e spero che non si verifichi mai; quanto sopra descritto mi è balzato alla mente durante la giornata commemorativa della ricorrenza del Vajont – la diga del disonore; comunque penso e sono certo che, anche con i lavori in corso, una porta od una finestra siano aperte per permettere all’acqua piovana di defluire.
Questa mia ha comunque lo scopo di ricordare a tutti gli abitanti dell’Isola, secondo il mio modesto parere, che anche la nostra terra isolana potrebbe non essere immune da simili catastrofi considerando che il clima sta velocemente cambiando in peggio; vi ricordo che non sono un geologo, un geometra od un ingegnere, ma un semplice cittadino che valuta sia lo stato di alcune situazioni idrogeologiche a monte dei siti abitati che lo stato delle valli che dovrebbero fare defluire le acque piovane.
Lungi da me il desiderio di creare allarmismo; vorrei sbagliare, ma mi risulta che solo la valle della Botte, sovrastante la località di Giglio Campese, beneficia di una particolare attenzione annuale da parte del Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud (l’ente beneficia del nostro contributo: Beneficio di Presidio idrogeologico e di natura idraulica).
Le immagini televisive di questi giorni, per quanto accaduto nella nostra Toscana, mi rattristano il cuore e non vorrei che nessuno dei miei concittadini, me compreso, dovesse subire un simile disastro, quando era possibile prevederlo.
Un cordiale saluto alla popolazione dell’Isola.
Argentino Stefanini