La Regione approva la delibera per proteggere i delfini. Restano fuori le popolazioni dell’Elba e del Giglio. Dopo diversi mesi di incontri e concertazione con pescatori, ambientalisti e categorie economiche e comuni, la Regione Toscana istituirà un Sito di interesse comunitario (Sic) marino in un’area di particolare concentrazione di esemplari di tursiopi (Tursiops Truncatus)
, il delfino “con il naso a bottiglia” reso famoso dalla serie televisiva americana “Flipper” e che l’estate scorsa proprio in Toscana è stato colpito da un’epidemia di morbillivirus – acuita dall’inquinamento e dalle microplastiche che hanno abbassato le difese immunitarie dei cetacei – che ha fatto diverse vittime tra questi grandi e intelligentissimi delfini.
La proposta di delibera approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e illustrata in aula dal presidente della commissione ambiente e territorio Stefano Baccelli (PD) prevede che «L’area sarà frontale rispetto alla costa tirrenica nord, posta tra il Comune di Piombino e il Comune di Pietrasanta e con un’estensione che include le isole di Capraia e Gorgona».
Restano per ora quindi fuori le due popolazioni di tursiopi che vivono a nord e a sud dell’Isola d’Elba: quella di recente formazione tra Marciana Marina e Capraia e quella conosciuta da più tempo tra Marina di Campo e Pianosa e anche quella che nuota al largo del Giglio e delle coste maremmane.
In una nota la Regione sottolinea che «La definizione dell’area di Sic marino, che andrà ad arricchire l’elenco dei Siti Natura 2000 – così si chiama la rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione per la conservazione della biodiversità -, è stata condivisa con gli uffici regionali competenti, e in particolare con il Settore Attività faunistico venatoria, Pesca dilettantistica e Pesca in mare. Rispetto alla proposta avanzata da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che prevedeva di inserire nel Sic a mare oltre un milione di ettari di superficie marina e costiera utili alla salvaguardia del delfino e di molti specie di uccelli, il Sic individuato dalla delibera regionale interessa un’area di 374 mila ettari».