di Bruno Begnotti
Questa premessa si rende necessaria solo ora che mi è giunta notizia che si sta mettendo in opera, lungo la Caletta, la temuta ringhiera metallica.
Speravo che ciò non avvenisse; avevo fatto, in proposito, un Appello che ha avuto molte adesioni, tanto da gente del Giglio che da forestieri. Non è servito a nulla, non le adesioni della gente, non gli argomenti portati a sostegno della mia tesi: la ringhiera è ora lì, imposta d' autorità.
L'opuscolo “Per la Caletta”, che era da tempo in preparazione, vede però ugualmente la luce, se non altro “a futura memoria”, come si dice.
In esso si ricordano i valori storici, estetici ed ambientali che rendono preziosa la Caletta e ne fanno il luogo più importante e più visitato dell' Isola.
In quei valori ci sono tutti i motivi del rifiuto della ringhiera e dell' accettazione del parapetto di un metro, come prevede la legge.
Ora però è necessario che chi ha voluto la ringhiera ce ne dica, a sua volta, i motivi, che devono essere altrettanto numerosi e validi dei nostri. Senza i quali la storia della ringhiera è solo gratuita violenza all'ambiente e alla storia della Caletta. Frutto della insipienza burocratica ed anche, mi pare, dell' arroganza del potere.
Giudicate voi.