Un’altra bella poesia del poeta gigliese Tonino Ansaldo, che con I suoi versi ci descrive Grestinella. Chi di voi non l’avesse conosciuta, leggendo queste righe, capirà la fragilità e la debolezza della donna, che a volte l’uomo ignorante scherniva. Innamorata dei marinai che arrivavano con le navi cisterne dell’acqua, il suo volto s’ illuminava, almeno in quell’occasione, nascondendo la sua tristezza interiore.
Grestinella
Nel sonno sei apparsa
Grestinella nostra Grestinella bella.
Scendevi solito quel tragitto sotto
l'arco di Momina.
Sedevi ognora poco fora in quel bar
noto allor "Da Mina".
Sottovoce
rauca stridente
giungere non doveva
nell'udito
della gente...
tua la canzoncina.
Presso a te come un'ombra quell'amico tuo migliore l'infinito scuro umore.
Triste quindi quel tuo
sguardo verso il maschio,
aspettando
e sentenza mai trovando...
Ch'eri bella ch'eri viva
ch'eri al mondo.
Creatura orfana del
sublime supremo affetto
in ogni dove perso.
Pur nessuno ti
capiva offrendo
loro il barbaro
diletto.
Ed ecco il "Flegetonte"
quel "Ticino" quel"Tanaro"
grigie tutte di pittura.
Quelle navi piene d'acqua.
Sopra i militi ridenti dai
tuoi gesti provocanti.
Aspettavi Grestinella
ricca d'acqua la cisterna.
In divisa quei tuoi sposi
qual platonico donavi loro
amor e vita eterna.
Eppur quando nel mio
trapasso in quel mondo
ch'io sogno...
Ove il povero d'incanto e'
ricco...
Ove il brutto d'incanto e'
bello...
Ove il pesce s'incarna
uccello...
T'incontrero' Grestinella
cosi' nostra, cosi' bella.
Vestirai per me
allor loquace Barbottone
la corta gonna.
Vestirai sensuale o
Grestinella.
Che poscia il tramonto del
decimo di' d'agosto.
Sentirai I'abbraccio sotto
tua la torre.
Sentirai I'abbraccio del tuo
marino popolo Peccatorre.
Sentirai
il coro di coloro delle
grigie navi ricche d'acqua.
Sentirai
me cantare
sol per te
o Grestinella
"O che bella CaterineNa".
Tonino, novembre 2019.