Tre nuovi laboratori dedicati all’ecotossicologia e alla biologia del plancton, alla contaminazione negli ambienti acquatici e al trattamento dei sedimenti. È stata presentata al pubblico la nuova sede Ispra dislocata all’interno del Polo della logistica e delle alte tecnologie presso il complesso di “Dogana d’Acqua” di Livorno: un hub della ricerca promosso dal Comune di Livorno, con la Scuola Superiore Sant’Anna, Cnr e altri centri di ricerca nazionali e locali.
Inaugurato ufficialmente nei giorni scorsi, il nuovo polo dedicato alle aree marino-costiere è costituito primariamente – come spiegano direttamente dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) – da tre nuovi laboratori, che svolgeranno ricerca nel campo dell’ecotossicologia e della biologia del plancton, approfondiranno la contaminazione negli ambienti acquatici e si occuperanno del trattamento dei sedimenti.
È in questo contesto che, aggiungono dal Snpa, vengono sviluppate procedure di indagine, metodologie innovative e criteri di valutazione per il monitoraggio ambientale, basati su approcci multidisciplinari; predisposti specifici protocolli metodologici per saggi ecotossicologici (con cellule algali, forme larvali di crostacei dello zooplancton e gameti dei ricci di mare) e messi a disposizione organismi marini modello e materiali biologici per altri laboratori a livello nazionale.
Inoltre, la sede Ispra di Livorno assicura un supporto tecnico-scientifico al ministero dell’Ambiente per l’applicazione e l’implementazione della normativa vigente in materia di movimentazione dei sedimenti (dragaggio dei porti), immersione in mare e riutilizzo di materiali di escavo.