Artefice principe nella preparazione del campo di regata (posizionamento delle boe) e allenatore-motivatore dei bambini del minipalio.
Nel mio scritto, che leggerete, lo voglio menzionare chiamandolo l'INDOMITO, poiche' nonostante l'eta' avanzata, s'appresta a disputare gare di nuoto in diverse piscine di altrettante citta' italiane e straniere, dove in competizione con altri atleti coetanei, riesce a prevalere su di loro spesso e volentieri, facendo collezione di medaglie dai vari colori.
Sull'isola in estate diventa promotore insieme all'amica carissima Daniela Petracchi nell'organizzare mega-nuotate intorno alle granitiche scogliere isolane, percorrendo in mare aperto migliaia di metri e di gioie.
Questo fantastico gruppo e' conosciuto come "I nuotatori gigliesi" del quale, anche io faccio orgogliosamente parte.
I versi che seguiranno a questa mia presentazione sono nati in seguito ad un episodio rimastomi impresso. Quel giorno, in una delle tante nuotate intorno all'isola, nelle vicinanze della "punta di Subbielli", l'INDOMITO mi propose di fare uno scatto di un centinaio di metri. Ebbene io "armato" di un bel paio di pinne, mentre lui privo di esse, scattammo veloci sprigionando entrambi le nostre forze nell'acqua e gli scogli che avevamo prefissato come meta ci videro arrivare uno a fianco all'altro. Rimasi abbastanza colpito da quel "duello" in quanto consapevole del fatto che le pinne regalano un vantaggio notevole, che" l'INDOMITO" annullo' nel mio stupore.
L’INDOMITO E di nazione Tonino, settembre 2019 |