I POETI DELL'ISOLA
Poesia FIGLIO DEL GIGLIO
Autore Tonino Ansaldo
di Mimmo Di Pitrillo Trasmetto con emozione l'ultima poesia dell'amico poeta Tonino, un sentito omaggio verso la popolazione gigliese che tutto il mondo ha potuto conoscere ed apprezzare dopo la triste notte del 13 gennaio scorso.
Celebrità e popolarità non volute, ma conseguenti l'ammirevole opera di soccorso che ciascun "Figlio del Giglio" ha spontaneamente e prontamente prestato, attraverso azioni, gesti o semplici parole di conforto.
Un abbraccio a tutti voi "Angeli in carne", con l'augurio che l'Isola torni presto ad essere quella che tutti noi desideriamo: il "nostro Giglio".
FIGLIO DEL GIGLIO
Quando le tenebre e quel silenzio così immobile, principe d’inverno,
rotto e scosso venne da maglie di catena e dai loro noti sette fischi e brevi e uno solo lungo
segno dell’abbandono.
I figli e le figlie d’uno porto marino, artistico gioiello e di padri, spesso spersi, nei mari del globo,
coi loro fratelli e sorelle d’un alto castello, agricolo artistico gioiello, lesti, questi, tutti, angeli in carne vennero,
e presto corsero e corsero in volo sulla Gabbianara nostra, d’un granito paradiso.
Dove l’inferno s’accostò. Di tralice s’accostò. Col maligno s’accostò. Ladro di vite.
E tesero al mondo tutto in mare sceso, mani salmastre e maestre.
Quindi, spolti dei miseri averi coprendo dal gelo, il mondo intiero.
Curando sui corpi ferite e nelle menti.
Al mondo s’aprì ogni umile uscio d’isola. Vincendo la sete, trovando il tepore. Nella notte più buia di sempre.
E l’uscio sacro s’aprì. Dove preghiere e cento lingue nel pianto a l’UNICO giunsero nel solo verbo conosciuto. Nella notte più buia di sempre.
Videro, miliardi di cuori dai continenti tutti.
Videro, e amarono il cuore di mare vasto e fatto d’ogni figlio del Giglio.
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