PADRE MAREAutore: Tonino Ansaldo |
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PADRE MARE
Senza te, padre,
l’isola non sarebbe.
Senza te, padre,
io non sarei stato,
e assai diversa vita
il parente sangue
avrebbe avuto.
Padre mare
divino liquido
amor profondo.
Pane, poesia e diletto.
Oceano …
di Eolo amico, dio del vento
suo succube ti agita volendo
bianco, nervoso, violento.
Padre mare,
quando con Eolo
ambo dal sonno presi
muti siete contro sponde,
totale assenze, movenze d’onde.
A chi naviga
alito non soffia
né ponenti, né libecci,
né di greco, né di ostro.
Non trema lo scafo
non trema il marò
col padre in contrasto.
Sgombro di schiuma.
Imbando è la vela.
Impera il silenzio
con Eolo che dorme.
Padre mare …
ora piatto, di bonaccia detto,
com’olio calmo, stagno,
o come tavola o come specchio.
Così …
dovrebbe l’umano mondo
copiarti lì riflesso.
Così …
lampataio e mio
di più, di te m’innamoro.
Così …
vorrei spesso fosse
quell’essere mosso
dal nervo scosso
dentro di me
non domabile … irrisolto.
Tonino, Ottobre 2016