scritto da Toscana Notizie
“Determinati a sostenere il sistema regionale dei servizi 0-6 e le misure di diritto allo studio”, afferma il presidente Giani che annuncia un evento per presentare l'intervento di prossima attivazione "Nidi gratis". Nardini: "Ancora una volta la Toscana fa scelte politiche chiare"
Toccano quota 18,4 milioni le risorse che la Toscana assicura per il 2022/2023 ai bandi comunali per i nidi e al pacchetto scuola a sostegno di studentesse e studenti delle scuole secondarie, pur in una fase di transizione verso il nuovo settennato di fondi europei.
È il quadro definito da recenti decisioni di giunta che confermano come prioritario l’impegno dell’amministrazione regionale sul sistema educativo 0-6 e sul diritto allo studio scolastico di ragazze e ragazzi.
Per l’accoglienza di bambine e di bambini nei nidi, lo stanziamento complessivo per i bandi degli enti locali raggiunge quota 10,8 milioni di euro, grazie a un intervento integrativo di 4,3 milioni che si aggiunge ai circa 6.5 milioni di euro già assegnati ai Comuni nell’ottobre scorso.
Mentre ammonta a 7,6 milioni di euro, di cui 3 milioni e 275 mila stanziati dalla Regione Toscana con risorse proprie, la cifra complessiva destinata al “Pacchetto Scuola”, tradizionale contributo, erogato attraverso i Comuni e Unioni di Comuni, a studentesse e studenti provenienti da famiglie in condizioni economiche difficili per spese scolastiche, come acquisto dei libri, servizi scolastici abbonamenti ai mezzi di trasporto e altri sussidi didattici. Lo stanziamento regionale per questa misura centrale del diritto allo studio scolastico in Toscana registra un aumento di 275 mila euro salendo a 3.275 rispetto ai 3 milioni dello scorso anno. Nel corso del tempo il pacchetto scuola ha consentito di sostenere in media 37mila ragazze e ragazzi ogni anno, ma nel 2022/2023 ha visto crescere la richiesta con circa 50mila domande risultate idonee. Attualmente sono in corso di svolgimento le operazioni di liquidazione in favore degli enti interessati.
“Siamo molto determinati a sostenere il sistema regionale dei servizi 0-6 e le misure di diritto allo studio”, afferma il presidente Eugenio Giani. “Non erano interventi scontati, poiché il 2022/2023 cade nel mezzo di due settennati di programmazione del Fondo sociale europeo, ma hanno una grande importanza essendo due pilastri della nostra azione di governo rispetto ai quali non avevamo nessuna intenzione di fare passi indietro” spiega il presidente. Giani sottolineando come l’integrazione delle risorse per il bando nidi “è solo un’anticipazione del grande intervento che segnerà questa legislatura regionale, ovvero la gratuità dell'accesso ai nidi, grazie alle risorse dell’Fse, a tutte le famiglie toscane con un Isee inferiore a 35.000 euro”. “Una misura unica in tutta Italia – conclude il presidente – che presenteremo con tutti i sindaci il 20 febbraio al Cinema La Compagnia di Firenze”.
Esprime soddisfazione per lo stanziamento di risorse su nidi e pacchetto scuola anche l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini. “La Regione Toscana ancora una volta fa una scelta politica chiara: investire in educazione e istruzione, perché solo così si combattono l'abbandono e la dispersione scolastica, le povertà e le disuguaglianze educative - dice l'assessora -. Stanziare ulteriori risorse per il bando nidi e Pacchetto Scuola significa riconoscere ai servizi educativi per la prima infanzia il giusto valore qualificandone l'offerta all'interno del sistema integrato 0-6, significa garantire il diritto all'educazione e il diritto allo studio, anche a quelle bambine e a quei bambini, quelle ragazze e quei ragazzi le cui famiglie si trovano in situazioni economiche più difficili".
"Se vogliamo che i nidi e la scuola siano davvero un diritto per tutte e per tutti, e non un privilegio per alcuni, - conclude Nardini - servono investimenti e scelte come queste. Anche trovandoci in una fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo settennato del Fondo sociale europeo, abbiamo fatto tutto il possibile per tenere fede al nostro impegno. Impegno che con il nuovo Fse 2021-2027 rafforzeremo ancora”.