arcipelago pulito 20181030 1 320x234Bugli: «La Regione ha colto l'occasione per colmare un vuoto normativo»

 

Dopo due importanti incontri tenutisi il 14 dicembre a Porto Santo Stefano e Castiglione della Pescaia “Arcipelago Pulito 2.0”, Il progetto sperimentale promosso dalla Regione Toscana e preso a modello dall’Unione Europea e da Governo e Parlamento italiano per contribuire a ripulire dalle plastiche in mare, diventa protagonista anche nella costa sud della Toscana.

Con la prima edizione di “Arcipelago pulito” in sei mesi, e con solo sei pescherecci, sono stati raccolti 18 quintali di rifiuti marini nel resto della costa toscana.

A Porto Santo Stefano, al mercato del pesce si è tenuto un incontro con Erasmo Quondam Vincenzo, vice sindaco del comune di Monte Argentario con delega alla pesca; Gianluca Gozzo, assessore del comune di Monte Argentario con delega all’ambiente; l’autorità Portuale Regione Toscana; T.V. Teofilo Traina, comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Porto S.Stefano; LGT. Np Francesco Amendola, comandante dell’ufficio locale marittimo di Porto Ercole e Giuseppe Tabani, direttore tecnico Sei Toscana, oltre ai rappresentanti della categoria dei pescatori, di quella che è la più grossa flotta della Toscana.

A Castiglione della Pescaia l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli è intervenuto nel pomeriggio incontrando Giancarlo Farnetani ed Elena Nappi, rispettivamente sindaco e vicesindaca del comune maremmano,  insieme a Teofilo Traina, Roberto Penta, comandante Locamare Castiglione della Pescaia; Carlo Becatti, responsabile gestione commerciale Sei Toscana e i rappresentanti dei pescatori della flotta di Castiglione della Pescaia.

Bugli ha sottolineato. «Siamo venuti qui per organizzare concretamente, insieme ai pescatori e con la collaborazione dei comuni e delle aziende per i rifiuti, il lavoro di pulizia del mare dalla plastica e dai rifiuti. Protagonisti saranno ancora una volta i pescatori con le loro imbarcazioni che recupereranno i materiali inquinanti ed entreranno così a pieno diritto tra coloro che ci aiuteranno a liberare il nostro mare dalle plastiche. Ma importante è anche il ruolo di tutta la filiera dello smaltimento che ha lavorato sinergicamente agli uffici regionali. Oggi siamo qui per organizzare concretamente questo lavoro e verificare sul campo i problemi da superare per rendere semplice ed efficace questa attività».

La regione toscana evidenzia che «L’operatività del progetto è il primo passo dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa, firmato lo scorso 11 novembre a Firenze dai comuni coinvolti fra cui Monte Argentario e Castiglione della Pescaia e, tra gli altri, dal Ministero dell’Ambiente, dal Parco nazionale dell’Arcipelago e da Legambiente».

I sindaci dei due comuni maremmani Franco Borghini e Giancarlo Farnetani stanno approntando, d’intesa con le autorità portuali, i centri di raccolta rifiuti per barche e pescherecci, dove troveranno posto contenitori diversi per ogni tipologia di rifiuto.

Bugli ha concluso ricordando che «La Regione ha colto l’occasione per colmare un vuoto normativo. Per assurdo che possa sembrare, i pescatori che accidentalmente assieme ai pesci tiravano su con le loro reti i rifiuti non potevano sostanzialmente portarli a terra. Con “Arcipelago Pulito 2.0” abbiamo allargato questa pratica con la piena soddisfazione di tutti i protagonisti, che sono essenzialmente i pescatori. Anche negli incontri di oggi abbiamo trovato la massima disponibilità a collaborare fra tutti i soggetti coinvolti, pescatori in prima linea. Tutti hanno chiesto alla Regione di intensificare il lavoro a monte, ovvero nei fiumi e sulle spiagge. Abbiamo assicurato il nostro massimo impegno e annunciato che dalla prossima stagione, grazie anche al contributo dei consorzi di bonifica, Legambiente, Anci e delle associazioni che si occupano di ambiente, implementeremo il progetto Spiagge pulite e promuoveremo altre buone pratiche di rispetto ambientale».

   

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