La vendemmia (Maluda) |
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Nei vicoli scorreva l'acqua dei tini appena lavati, per accogliere l'uva preziosa che produceva pregiati vini che i gigliesi bevevano a iosa. Nell'aria si spandeva quel forte odore che sapeva di nuovo e di vecchio, il tempo sembrava non passare perchè ad ogni autunno, come in uno specchio, il rito della vendemmia si ripeteva e tutto era uguale all'anno prima. Le cantine si ravvivavano chi rideva, chi cantava, chi faceva brindisi in rima. Si travasavano i cestoni nelle botti e già a pestare i grappoli con energia, fino a quando i piedi erano cotti e non vedevi l'ora di andare via. Tutto ciò è stato tramandato con amore e per questo, dal profondo del cuore, ringrazio coloro che continuano il cammino, chi con fatica e pazienza produce ancora il vino pregiato, dal colore dell'ambra d'oro, l'Ansonaco forte, vigoroso, dal gusto generoso che del Giglio è il tesoro. |
LA VENDEMMIA
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- Categoria: Poesie
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