Oltre al marino che traspare e vitale, nella mia gente, rosso scorre, circolatorio, che ogni cuore trapassa che ogni cuore traversa sangue parente.
Mestiandosi da sempre.
Dove un tempo di quelle stirpe poche lontano nessuno sortiva sopra l'onda, solo torno l'isola al pescar che abbonda.
Quindi è finito col salmastro finito col pescato d'un giorno duro ed aspro questi, gente di marina questi, liguri e campani col buio trovavano rifugio in quel labirinto in quell'alto paese d'alte mura cinto.
Terrore in mare correva, correva il saraceno non ancora vinto. Quindi è questi, gente di marina questi, liguri e campani col tempo, sangue mestiarono a femmine, figlie di quel labirinto di quell'alto paese d'alte mura cinto.
Rosso circolava sangue parente cosè povero allora che possedeva poco che possedeva niente.
Che possedeva d'un morso il pane presto diviso pari veniva tra quella bella gente.
Gente di terra gente di mare generando unica la famiglia dove stretti come nodi nomi e cognomi scendono dalla castellana figlia.
Dove è nei due diversi paesi parenti sangue assai col tempo si mestia.
E mestiandosi continua.
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