POSEIDONE |
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In quel tempo nei termini d’agosto, costui del Dorico nipote già costruttore d’ardue imprese dove ciclista supremo, dove plurivincente tirava superbo il remo. In quel tempo nei termini d’agosto, il Dorico nipote Poseidone quel giorno e divo, pari al greco dio marino ma di corona e coda privo, s’immerse nella prima aurora davanti un mare scosso e nero e l’immane prova. Quindi... sconfinò nella leggenda. Con un pugno d’ore avvicinò due isole sorelle. Ai posteri in memoria lasciò l’immensa faccenda. E arenò sull’amato renile, di sole ricco il raggio sulla scena illuminò il meriggio, il suo coraggio. Al popolo presente tutto apparve l’infinito viaggio. E arenò su increduli e muti cuori in attesa. L’orgoglio d’isola salì. Mai nessuno mai compiuto aveva così magna impresa. |
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