Ansonaco |
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Poi... l'etrusco isola partorisce vigne dai grappoli di sole di miele. Schiere di giallo maturo e foglie polpa di perle sovra greppie, che mano maestra creò, cadono in ordine verso rive silenti, tombali. A volte appena sverzine salgono e salano Grappoli d'oro sapori di scoglio schiudono colori, profumo di sole. Truzzola a fianco dei chicchi dipinti raggrinzito secco fico. Uve, fichi morti, di pigne frutti panficando dolce boccon gigliese. Nelle cantine, covo di angeli luci di cere consumano col gaudio coro. Da pregne botti e fiaschi ingordi di paglia tipici un paradiso scende nel' chiozzolo, immortale serve sapori di scoglio, colori, profumo di sole. Riva l'aroma d'ansonaco, briacandolo in celle, ragliante. |
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