mibact 366387.660x368Il progetto Giglio 2021, Nasce l’isola dei festival, prevede la realizzazione, da aprile a luglio 2021, di 7 festival con tematiche dedicate a target differenziati, ciascuno con le proprie specificità, volti a veicolare i molteplici aspetti dell’identità turistica dell’isola del Giglio.

Il processo di realizzazione dei 7 festival mette a sistema, potenzia l’esistente, fa emergere nuove vocazioni e ha l’obiettivo di strutturare un processo di lungo termine per dotare l’isola di un’offerta culturale frutto di un processo dal basso di attivazione della cittadinanza in sinergia con gli operatori turistici e culturali.

Si prevede, l’organizzazione e la messa in rete dei 7 festival, 2 nuovi ispirati a format preesistenti (Giglio Open air e Segni d’estate al Giglio), 3 che vengono potenziati (Musica al Giglio e Giglio e Lirica e Muvinar) e 2 creati ad hoc (Festival musicale gigliese, L’isola degli Etruschi); Il programma dei 7 festival si compone di due tipologie di eventi una parte è programmata dai direttori artistici e l’altra è quella composta dagli eventi diffusi che si realizzano con la partecipazione spontanea dei cittadini e delle associazioni del territorio alle open call. Il progetto prevede il coinvolgimento dei cittadini in un processo transgenerazionale e trans-settoriale di co-immaginazione, un percorso di empowerment trasversale con formazione sul campo di fundraising, marketing, management culturale e il potenziamento delle risorse grazie alla messa in rete delle competenze e delle informazioni.

Al fine di raggiungere l’obiettivo di attivazione della cittadinanza, per raccogliere e inquadrare le diverse vocazioni artistiche e culturali in una proposta organica e sostenibile i 7 festival sono organizzati come 7 festival diffusi e saranno espressione dall’eccezionale ecosistema naturale e culturale dell’Isola del Giglio grazie al processo partecipato di co-immaginazione che coinvolgerà cittadini, associazioni culturali locali, eccellenze del settore culturale, operatori turistici professionisti e non solo. Per attivare la partecipazione culturale dei cittadini si prevede la creazione di una cabina di regia e un board con funzioni da un lato direttive, ospita i direttori artistici dei festival insieme al gruppo dei giovani Teen Ambassador gigliesi e i delegati delle associazioni del territorio, dà indicazioni di visione e assolve a funzioni operative e verifica che l’implementazione delle azioni sia fatto in modo consono. La cabina di regia in continuo dialogo con il Board, si occupa dell’organizzazione dei dialoghi di co-immaginazione che consistono di 2 world caffè, 2 open innovation lab, 3 webinar tematici, una open call per ciascuno dei festival diffusi, una call per volontari, una per settare una strategia di comunicazione che coinvolga i cittadini e la formazione del un gruppo di Ambassador dell’Isola fra i 15 e i 25 anni, i Giglio Teen Ambassador.

In un territorio, come in tutti i piccoli borghi e con l’aggiunta del fattore isola, in cui il coinvolgimento dei cittadini risulta determinante al successo delle iniziative si vogliono applicare la formula del festival diffuso[1] e il meccanismo di sinergia delle capitali della cultura come attivatori di partecipazione e co-immaginazione dell’offerta culturale dell’Isola, come formula per valorizzare l’esistente attivando un processo di qualificazione ed empowerment che mira a promuovere le eccellenze del territorio costruendo opportunità per il miglioramento sociale ed economico anche attraverso un rinforzo dell’orgoglio di appartenenza con un positivo impatto sulla crescita demografica arginando i processo di abbandono dell’isola.

Un evento culturale di intrattenimento organizzato all'Isola del Giglio sotto un albero piuttosto che tra due vicoli, con vista faro o dentro il cortile della Rocca Pisana acquista una forza comunicativa irripetibile e allo stesso modo, irrazionale. Lontano dai luoghi di spettacolo, quali teatri, auditorium o palcoscenici estivi che troviamo nelle città, come per magia, piccole situazioni sceniche, organizzate con mezzi modesti, diventano momenti che non si dimenticano. Forse per l'atmosfera che gira intorno, forse per la luce, il vento, gli odori, i rumori o i suoni della natura l'evento diventa unico e emotivamente coinvolgente. Per questi motivi i festival in quanto festival diffusi sono stati pensati e strutturati per esaltare questa alchimia, che non sarà limitata alle azioni pratiche-logistiche. Questo approccio vuole esaltare la relazione fra la natura dell’isola e la possibilità che ha di essere abitata e farsi scena delle visioni artistiche e della creatività dei suoi abitanti; queste visioni, inquadrate in processi altamente professionalizzanti e raccolte in 7 diversi festival diffusi, possono rappresentare un modello di forte impatto e attrattiva turistica. La formula che si vuole sperimentare mira a raccontare l’unicità dell’esperienza e un modello di sinergia turistico culturale replicabile a quelle realtà che come il Giglio, per scelta o per natura non godranno e non vorranno godere delle dinamiche del turismo di massa, ma hanno bisogno di costruirsi un’identità specifica, per proteggerla e acquisire la capacità di raccontarla, per sostenere le eccellenze dei territori creando opportunità per il proprio miglioramento sociale ed economico.

Si vuole cogliere l’occasione offerta dal finanziamento MIBACT, non per sostenere un festival, ma ben 7 festival che in quanto festival diffusi, ciascuno afferente ad aree tematiche e target diversi con il coinvolgimento di professionisti di altissimo livello (cfr. CV allegati), siano una leva per attivare quella partecipazione dei cittadini necessaria per compiere un’innovazione nel modello di governance dell’offerta culturale e turistica, per generare una comunicazione virale on e off line utile a definire un posizionamento che produca sostenibilità nel tempo, per innescare il passaggio generazionale e la qualificazione delle competenze dei cittadini, per determinare un organico rinnovamento dell’identità turistica e culturale del territorio facendo del Giglio l’Isola dei festival.

FESTIVAL

DATE

CONTENUTI

TARGET TURISTICO

ETA' INIDICATIVA

L’Isola degli Etruschi:

21-23 maggio

ARCHEOLOGIA E STORIA

culturale e archeologico

20- 80 anni

Photofestival Giglio Open Air:

29 maggio -

31 luglio

FOTOGRAFIA

fotografico con sensibilita' naturalistiche, trekking ed

20-60 anni

Muvinar:

7- 15 giugno

VINO ARTE E MUSICA

enograstronomico, arti visive e musica contemporanea

18-70 anni

Segni al Giglio:

21-25 giugno

TEATRO E LETTERATURA

famiglie, nonni e amanti del teatro site specific

18 mesi 90 anni

Festival musicale gigliese

7- 15 luglio

MUSICA POPOLARE

di massa

17 - 50 anni

Il Giglio è Lirica:

15- 20 luglio

MUSICA LIRICA

amanti della lirica e dei festival musicali

40- 80 anni

Musica al Giglio:

22- 28 luglio

MUSICA DA CAMERA

amanti della musica da camera

_______ e dei festival musicali_________________

40- 80 anni

Festival con date, tematica e target indicativo

Il progetto ha l’ambizione di avere un effetto moltiplicatore e di studiare i meccanismi che generano tale effetto. Risulta sostenibile grazie ad un fenomeno che sarà esso stesso oggetto di studio e modellizzazione, quindi scalabile, che vede la collaborazione con professionisti di altissimo livello mettendo in gioco come moneta di scambio la straordinaria “unicità” dell’isola, la bellezza come moneta di scambio, come risorsa spesso non calcolata nei business model. Risorsa però imprescindibile quando si parla di offerta culturale in luoghi in cui le potenzialità e le limitazioni imposte dalla natura, uno per tutti l’essere isola, non può non essere preso in considerazione[2].

 [1] “E’ noto come il processo che si attiva quando si organizza un festival diffuso sia capace di generare quella collaborazione spirituale e fattiva allo stesso tempo tra soggetti del territorio e grandi istituzioni o sponsor e produce come un effetto di riverbero in un orgoglio e senso di appartenenza fortissimo dell’intera comunità. Ribalta contemporaneamente due modelli: il primo quello dello sponsor che solitamente non è coinvolto nella creazione dei contenuti e il secondo quello dell’Istituzione pubblica passiva che vede arrivare o si sforza per avere sul proprio territorio un contenuto con cui in realtà può interagire in maniera molto limitata o addirittura per garantire stringenti obblighi e servizi ( Andrea Minetto- i festival diffusi).

[2] https://www.oerol.nl/en/wat-is-oerol/

   

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