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Molte volte anche nei centri abitati della nostra zona, il comprensorio turistico della Costa d'Argento, si vedono per strada, sia il giorno che la notte, persone di varie età, che evidentemente vivono all'agghiaccio. In assenza di un tetto, di un minino di condizioni igienico e sanitarie, di assistenza, un pasto caldo, soprattutto la sera.


Se la politica nazionale e regionale  è quella dell'accoglienza e di far arrivare queste Famiglie e Persone in Italia, ci pare giusto che i flussi di migranti che arrivano, da regolarizzare,  ma anche di italiani rimasti senza casa ed un alloggio, peggio ancora nessun lavoro occorra  studiare qualcosa di nuovo. Lo scrive in un documento il Comitato della Costa d'Argento della Croce Rossa Italiana.
Una soluzione di fronte a  tanta " difficoltà " ed a questi disagi, pare quella, doverosa, di cercare sistemazioni nuove e durature, una accoglienza umana nell'immediato, un lavoro, abitazioni ( e ce ne sono tante libere, anche nei centri interni e montana).
In effetti, anche nei territori comunali della nostra zona, non mancano edifici e palazzine, dismesse da altri Enti e non utilizzate. Prima che la chiusura le deteriori, al loro interno ed esterno non si potrebbe studiare un progetto fra Comuni, nella zona sud della provincia, al fine di dedicare risorse alla realizzazione di un centro di accoglienza sia  diurna che notturna, con una ventina di posti latto, da far gestire all'associazionismo organizzato, con personale specializzato e dipendente, dove possano trovare sistemazione, anche provvisoria queste persone?
Vengano dedicate risorse a molte attività, questa potrebbe essere una cui dedicare, da parte del Comuni, ma anche Provincia e Regione finanziamenti  importanti, per creare un centro permanente di ricovero ed accoglienza, che oltre tutto andrebbe a creare vari posti di lavoro.
Michele Casalini

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CRI - COMITATO COSTA D'ARGENTO