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Il presidente della Toscana ricopre la carica di vice presidente del gruppo socialista nel Comitato delle Regioni dell’Unione Europea

Le mascherine gratuite che la Regione Toscana ha distribuito da metà aprile a tutti i toscani, ma anche come si potrà uscire, con l’aiuto dell’Europa, dalla crisi economica provocata dalla pandemia, il Recovery plan, il Green Deal e le tasse per finanziare il futuro bilancio europeo. Il presidente della Toscana Enrico Rossi, vicepresidente del gruppo socialista nel Comitato delle Regioni (che è l’organo consultivo degli enti regionali e locali dell’Unione europea), è stato intervistato da EurActivi Italia, il portale di informazione del network multilingue che racconta l’Europa ogni giorno.

“Chiediamo un accordo sul bilancio dell’Ue e sul recovery plan entro giugno per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e la solidarietà in Europa” spiega Rossi, che poi precisa come il Comitato delle Regioni si batta “per una politica di coesione rafforzata”, in “un quadro finanziario pluriennale più ambizioso”.

Per la ripresa serviranno più investimenti pubblici, ripete il presidente, che giudica interessante una declinazione in chiave green della ricostruzione post-Covid partendo ad esempio dal miglioramento dell’efficienza energetica di edifici pubblici e privati. La stima è di 4 milioni di posti di lavori che potrebbero essere creati, per un indotto di 300 miliardi di investimenti. Per la Toscana in particolare stima che sia necessario un piano di investimenti pubblici pari a 5 miliardi, ovvero il doppio degli investimenti presenti ogg. “La politica di coesione in Toscana equivale a un miliardo e mezzo – ricorda – Ho grande speranza nella nuova proposta che la Commissione presenterà il 27 maggio”.

Sul futuro un punto ha ben chiaro: “Dopo una crisi di queste dimensioni non si può pensare di finanziare la crescita con le risorse attuali – dice -, anche perché l’1 per cento del Pil dei diversi Stati membri in valore assoluto non corrisponderà più ai 165 miliardi attuali. Si parla, infatti, di un calo almeno del 10 per cento”. “Dobbiamo però fare attenzione - aggiunge a non gravare sulle tasche dei cittadini con nuove imposte che rallenterebbero la crescita. La strada da seguire è quella di tasse come la Tobin tax o quella sulle emissioni di Co2 o ancora quella rivolta alle multinazionali digitali non facilmente individuabili a livello di domicilio fiscale”.

Rossi ricorda nell’intervista anche l’uso che la Toscana ha fatto dei fondi residui europei. “Abbiamo lanciato l’operazione “Garanzia Toscana” - racconta - estendendo il perimetro di azione di un fondo di garanzia a sostegno dell’accesso al credito di piccole e medie imprese. Contava 38 milioni di euro e l’abbiamo portato a quasi sessanta”.

Leggi sul portale Euractiv l’intervista integrale
https://euractiv.it/section/economia-e-sociale/interview/enrico-rossi-per-la-ripresa-leuropa-punti-sulla-coesione/

   

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